- head col 3
- head col 4
- * - column 1
+ * - row 1
- field 1.1
- field 1.2 with autospan
- * - column 2
+ * - row 2
- field 2.1
- :rspan:`1` :cspan:`1` field 2.2 - 3.3
* .. _`it last row`:
- - column 3
+ - row 3
Che verrà rappresentata nel seguente modo:
- head col 3
- head col 4
- * - column 1
+ * - row 1
- field 1.1
- field 1.2 with autospan
- * - column 2
+ * - row 2
- field 2.1
- :rspan:`1` :cspan:`1` field 2.2 - 3.3
* .. _`it last row`:
- - column 3
+ - row 3
Riferimenti incrociati
----------------------
-Per fare dei riferimenti incrociati da una pagina ad un'altra
-specificando il percorso a partire dalla cartella *Documentation*.
-Per esempio, se volete aggiungere un riferimento a questa pagina
-(l'estensione .rst è opzionale)::
+Aggiungere un riferimento incrociato da una pagina della
+documentazione ad un'altra può essere fatto scrivendo il percorso al
+file corrispondende, non serve alcuna sintassi speciale. Si possono
+usare sia percorsi assoluti che relativi. Quelli assoluti iniziano con
+"documentation/". Per esempio, potete fare riferimento a questo
+documento in uno dei seguenti modi (da notare che l'estensione
+``.rst`` è necessaria)::
- See Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst.
+ Vedere Documentation/doc-guide/sphinx.rst. Questo funziona sempre
+ Guardate pshinx.rst, che si trova nella stessa cartella.
+ Leggete ../sphinx.rst, che si trova nella cartella precedente.
-Se preferite usare un percorso relative allora vi serve la direttiva
-Sphinx ``doc``. Per esempio, se volete aggiungere un riferimento a
-questa pagina dalla stessa cartella::
+Se volete che il collegamento abbia un testo diverso rispetto al
+titolo del documento, allora dovrete usare la direttiva Sphinx
+``doc``. Per esempio::
- See :doc:`sphinx`.
+ Vedere :doc:`il mio testo per il collegamento <sphinx>`.
-Per maggiori informazioni su come aggiungere riferimenti incrociati a
-commenti kernel-doc di funzioni o tipi, leggete
-Documentation/translations/it_IT/doc-guide/sphinx.rst.
+Nella maggioranza dei casi si consiglia il primo metodo perché è più
+pulito ed adatto a chi legge dai sorgenti. Se incontrare un ``:doc:``
+che non da alcun valore, sentitevi liberi di convertirlo in un
+percorso al documento.
+
+Per informazioni riguardo ai riferimenti incrociati ai commenti
+kernel-doc per funzioni o tipi, consultate
.. _it_sphinx_kfigure:
Se volete aggiungere un'immagine, utilizzate le direttive ``kernel-figure``
e ``kernel-image``. Per esempio, per inserire una figura di un'immagine in
-formato SVG::
+formato SVG (:ref:`it_svg_image_example`)::
.. kernel-figure:: ../../../doc-guide/svg_image.svg
:alt: una semplice immagine SVG
Prima di inventare la vostra cache per gli oggetti più usati, considerate
l'uso di una cache slab disponibile in ``include/linux/slab.h``.
-:c:func:`current()`
+:c:macro:`current`
-------------------
Definita in ``include/asm/current.h``
verrà rilasciato. Questo significa che il processore potrà occuparsi d'altro
mentre il vostro processo è in attesa. Esistono molti casi in cui non potete
permettervi di sospendere un processo (vedere
-:ref:`Quali funzioni possono essere chiamate in modo sicuro dalle interruzioni? <it_sleeping-things>`)
+`Quali funzioni possono essere chiamate in modo sicuro dalle interruzioni?`_)
e quindi dovrete utilizzare gli spinlock.
Nessuno di questi *lock* è ricorsivo: vedere
-:ref:`Stallo: semplice ed avanzato <it_deadlock>`
+`Stallo: semplice ed avanzato`_
I *lock* e i kernel per sistemi monoprocessore
----------------------------------------------
Da notare che in questo caso potete utilizzare anche spin_lock_irq()
o spin_lock_irqsave(), queste fermano anche le interruzioni hardware:
-vedere :ref:`Contesto di interruzione hardware <it_hardirq-context>`.
+vedere `Contesto di interruzione hardware`_.
Questo funziona alla perfezione anche sui sistemi monoprocessore: gli spinlock
svaniscono e questa macro diventa semplicemente local_bh_disable()
Lo stesso softirq può essere eseguito su un diverso processore: allo scopo
di migliorare le prestazioni potete utilizzare dati riservati ad ogni
-processore (vedere :ref:`Dati per processore <it_per-cpu>`). Se siete arrivati
+processore (vedere `Dati per processore`_). Se siete arrivati
fino a questo punto nell'uso dei softirq, probabilmente tenete alla scalabilità
delle prestazioni abbastanza da giustificarne la complessità aggiuntiva.
Problemi comuni
===============
-.. _`it_deadlock`:
-
Stallo: semplice ed avanzato
----------------------------
viene scritto: l'oggetto non viene alterato in alcun modo e quindi diventa
molto più veloce su sistemi molti-processore grazie alla loro memoria cache.
-.. _`it_per-cpu`:
Dati per processore
-------------------
spin_lock_irq(), quindi ha senso solo se questo genere di accesso
è estremamente raro.
-.. _`it_sleeping-things`:
Quali funzioni possono essere chiamate in modo sicuro dalle interruzioni?
=========================================================================
kernel utilizzato per lo sviluppo o a scopo di test. In particolare dovreste
attivare:
- - ENABLE_MUST_CHECK e FRAME_WARN per ottenere degli
- avvertimenti dedicati a problemi come l'uso di interfacce deprecate o
- l'ignorare un importante valore di ritorno di una funzione. Il risultato
- generato da questi avvertimenti può risultare verboso, ma non bisogna
- preoccuparsi per gli avvertimenti provenienti da altre parti del kernel.
+ - FRAME_WARN per ottenere degli avvertimenti su stack frame più
+ grandi di un dato valore. Il risultato generato da questi
+ avvertimenti può risultare verboso, ma non bisogna preoccuparsi per
+ gli avvertimenti provenienti da altre parti del kernel.
- DEBUG_OBJECTS aggiungerà un codice per tracciare il ciclo di vita di
diversi oggetti creati dal kernel e avvisa quando qualcosa viene eseguito
dev'essere condivisa fra una vecchia e una nuova chiamata di sistema o
dev'essere utilizzata da una chiamata di sistema e la sua variante compatibile,
allora dev'essere implementata come una funzione di supporto
-(*helper function*) (per esempio ``kern_xyzzy()``). Questa funzione potrà
+(*helper function*) (per esempio ``ksys_xyzzy()``). Questa funzione potrà
essere chiamata dallo *stub* (``sys_xyzzy()``), dalla variante compatibile
(``compat_sys_xyzzy()``), e/o da altri parti del kernel.
if (condition) do_this;
do_something_everytime;
-né mettete più assegnamenti sulla stessa riga. Lo stile del kernel
+Non usate le virgole per evitare le parentesi:
+
+.. code-block:: c
+
+ if (condition)
+ do_this(), do_that();
+
+Invece, usate sempre le parentesi per racchiudere più istruzioni.
+
+.. code-block:: c
+
+ if (condition) {
+ do_this();
+ do_that();
+ }
+
+Non mettete nemmeno più assegnamenti sulla stessa riga. Lo stile del kernel
è ultrasemplice. Evitate espressioni intricate.
+
Al di fuori dei commenti, della documentazione ed escludendo i Kconfig, gli
spazi non vengono mai usati per l'indentazione, e l'esempio qui sopra è
volutamente errato.
Codificare il tipo di funzione nel suo nome (quella cosa chiamata notazione
ungherese) è stupido - il compilatore conosce comunque il tipo e
-può verificarli, e inoltre confonde i programmatori. Non c'è da
-sorprendersi che MicroSoft faccia programmi bacati.
+può verificarli, e inoltre confonde i programmatori.
Le variabili LOCALI dovrebbero avere nomi corti, e significativi. Se avete
un qualsiasi contatore di ciclo, probabilmente sarà chiamato ``i``.
Riportare Bug
-------------
-https://bugzilla.kernel.org è dove gli sviluppatori del kernel Linux tracciano
-i bachi del kernel. Gli utenti sono incoraggiati nel riportare tutti i bachi
-che trovano utilizzando questo strumento.
-Per maggiori dettagli su come usare il bugzilla del kernel, guardare:
-
- https://bugzilla.kernel.org/page.cgi?id=faq.html
-
-Il file admin-guide/reporting-bugs.rst nella cartella principale del kernel
-fornisce un buon modello sul come segnalare un baco nel kernel, e spiega quali
-informazioni sono necessarie agli sviluppatori per poter aiutare il
-rintracciamento del problema.
+Il file 'Documentation/admin-guide/reporting-issues.rst' nella
+cartella principale del kernel spiega come segnalare un baco nel
+kernel, e fornisce dettagli su quali informazioni sono necessarie agli
+sviluppatori del kernel per poter studiare il problema.
Gestire i rapporti sui bug
--------------------------
acquisire meriti tra gli altri sviluppatori, perchè non a molte persone piace
perdere tempo a sistemare i bachi di altri.
-Per lavorare sui rapporti di bachi già riportati, andate su
-https://bugzilla.kernel.org.
+Per lavorare sui bachi già segnalati, per prima cosa cercate il
+sottosistema che vi interessa. Poi, verificate nel file MAINTAINERS
+dove vengono collezionati solitamente i bachi per quel sottosistema;
+spesso sarà una lista di discussione, raramente un bugtracker. Cercate
+bachi nell'archivio e aiutate dove credete di poterlo fare. Potete
+anche consultare https://bugzilla.kernel.org; però, solo una manciata di
+sottosistemi lo usano attivamente, ciò nonostante i bachi che
+coinvolgono l'intero kernel sono sempre riportati lì.
Liste di discussione
--------------------
CG_MAGIC 0x00090255 ufs_cylinder_group ``include/linux/ufs_fs.h``
RPORT_MAGIC 0x00525001 r_port ``drivers/char/rocket_int.h``
LSEMAGIC 0x05091998 lse ``drivers/fc4/fc.c``
-GDTIOCTL_MAGIC 0x06030f07 gdth_iowr_str ``drivers/scsi/gdth_ioctl.h``
RIEBL_MAGIC 0x09051990 ``drivers/net/atarilance.c``
NBD_REQUEST_MAGIC 0x12560953 nbd_request ``include/linux/nbd.h``
RED_MAGIC2 0x170fc2a5 (any) ``mm/slab.c``
NBD_REPLY_MAGIC 0x96744668 nbd_reply ``include/linux/nbd.h``
ENI155_MAGIC 0xa54b872d midway_eprom ``drivers/atm/eni.h``
CODA_MAGIC 0xC0DAC0DA coda_file_info ``fs/coda/coda_fs_i.h``
-DPMEM_MAGIC 0xc0ffee11 gdt_pci_sram ``drivers/scsi/gdth.h``
YAM_MAGIC 0xF10A7654 yam_port ``drivers/net/hamradio/yam.c``
CCB_MAGIC 0xf2691ad2 ccb ``drivers/scsi/ncr53c8xx.c``
QUEUE_MAGIC_FREE 0xf7e1c9a3 queue_entry ``drivers/scsi/arm/queue.c``
c) quando si usa ``O=builddir``
+ d) Qualsiasi modifica in Documentation/ deve compilare con successo senza
+ avvisi o errori. Usare ``make htmldocs`` o ``make pdfdocs`` per verificare
+ e correggere i problemi
+
3) Compilare per diverse architetture di processore usando strumenti per
la cross-compilazione o altri.
9) Verificare con sparse.
-10) Usare ``make checkstack`` e ``make namespacecheck`` e correggere tutti i
- problemi rilevati.
+10) Usare ``make checkstack`` e correggere tutti i problemi rilevati.
.. note::
ignorate, ma potete farlo per meglio identificare procedure aziendali interne o
per aggiungere dettagli circa la firma.
+In seguito al SoB (Signed-off-by:) dell'autore ve ne sono altri da
+parte di tutte quelle persone che si sono occupate della gestione e
+del trasporto della patch. Queste però non sono state coinvolte nello
+sviluppo, ma la loro sequenza d'apparizione ci racconta il percorso
+**reale** che una patch a intrapreso dallo sviluppatore, fino al
+manutentore, per poi giungere a Linus.
+
+
Quando utilizzare Acked-by:, Cc:, e Co-developed-by:
----------------------------------------------------
Questo è il modo suggerito per indicare che un baco è stato corretto nella
patch. Per maggiori dettagli leggete :ref:`it_describe_changes`
+Da notare che aggiungere un tag "Fixes:" non esime dalle regole
+previste per i kernel stabili, e nemmeno dalla necessità di aggiungere
+in copia conoscenza stable@vger.kernel.org su tutte le patch per
+suddetti kernel.
Il formato canonico delle patch
-------------------------------
indicano come la patch dovrebbe essere trattata. Fra le etichette più comuni
ci sono quelle di versione che vengono usate quando una patch è stata inviata
più volte (per esempio, "v1, v2, v3"); oppure "RFC" per indicare che si
-attendono dei commenti (*Request For Comments*). Se ci sono quattro patch
-nella serie, queste dovrebbero essere enumerate così: 1/4, 2/4, 3/4, 4/4.
-Questo assicura che gli sviluppatori capiranno l'ordine in cui le patch
-dovrebbero essere applicate, e per tracciare quelle che hanno revisionate o
-che hanno applicato.
+attendono dei commenti (*Request For Comments*).
+
+Se ci sono quattro patch nella serie, queste dovrebbero essere
+enumerate così: 1/4, 2/4, 3/4, 4/4. Questo assicura che gli
+sviluppatori capiranno l'ordine in cui le patch dovrebbero essere
+applicate, e per tracciare quelle che hanno revisionate o che hanno
+applicato.
Un paio di esempi di oggetti::
Subject: [PATCH 2/5] ext2: improve scalability of bitmap searching
Subject: [PATCH v2 01/27] x86: fix eflags tracking
+ Subject: [PATCH v2] sub/sys: Condensed patch summary
+ Subject: [PATCH v2 M/N] sub/sys: Condensed patch summary
La riga ``from`` dev'essere la prima nel corpo del messaggio ed è nel
formato:
discussione che hanno portato alla patch. L'inclusione di informazioni
sui problemi oggetto dalla patch (messaggi del kernel, messaggi di oops,
eccetera) è particolarmente utile per le persone che potrebbero cercare fra
-i messaggi di log per la patch che li tratta. Se la patch corregge un errore
-di compilazione, non sarà necessario includere proprio _tutto_ quello che
-è uscito dal compilatore; aggiungete solo quello che è necessario per far si
-che la vostra patch venga trovata. Come nella ``summary phrase``, è importante
-essere sia brevi che descrittivi.
+i messaggi di log per la patch che li tratta. Il testo dovrebbe essere scritto
+con abbastanza dettagli da far capire al lettore **perché** quella
+patch fu creata, e questo a distanza di settimane, mesi, o addirittura
+anni.
+
+Se la patch corregge un errore di compilazione, non sarà necessario
+includere proprio _tutto_ quello che è uscito dal compilatore;
+aggiungete solo quello che è necessario per far si che la vostra patch
+venga trovata. Come nella ``summary phrase``, è importante essere sia
+brevi che descrittivi.
La linea di demarcazione ``---`` serve essenzialmente a segnare dove finisce
il messaggio di changelog.
Aggiungere il ``diffstat`` dopo ``---`` è un buon uso di questo spazio, per
mostrare i file che sono cambiati, e il numero di file aggiunto o rimossi.
-Un ``diffstat`` è particolarmente utile per le patch grandi. Altri commenti
-che sono importanti solo per i manutentori, quindi inadatti al changelog
-permanente, dovrebbero essere messi qui. Un buon esempio per questo tipo
-di commenti potrebbe essere quello di descrivere le differenze fra le versioni
+Un ``diffstat`` è particolarmente utile per le patch grandi. Se
+includete un ``diffstat`` dopo ``---``, usate le opzioni ``-p 1 -w70``
+cosicché i nomi dei file elencati non occupino troppo spazio
+(facilmente rientreranno negli 80 caratteri, magari con qualche
+indentazione). (``git`` genera di base dei diffstat adatti).
+
+I commenti che sono importanti solo per i manutentori, quindi
+inadatti al changelog permanente, dovrebbero essere messi qui. Un
+buon esempio per questo tipo di commenti potrebbe essere il cosiddetto
+``patch changelogs`` che descrivere le differenze fra le versioni
della patch.
-Se includete un ``diffstat`` dopo ``---``, usate le opzioni ``-p 1 -w70``
-cosicché i nomi dei file elencati non occupino troppo spazio (facilmente
-rientreranno negli 80 caratteri, magari con qualche indentazione).
-(``git`` genera di base dei diffstat adatti).
+Queste informazioni devono andare **dopo** la linea ``---`` che separa
+il *changelog* dal resto della patch. Le informazioni riguardanti la
+versione di una patch non sono parte del *chagelog* che viene incluso
+in git. Queste sono informazioni utili solo ai revisori. Se venissero
+messe sopra la riga, qualcuno dovrà fare del lavoro manuale per
+rimuoverle; cosa che invece viene fatta automaticamente quando vengono
+messe correttamente oltre la riga.::
+
+ <commit message>
+ ...
+ Signed-off-by: Author <author@mail>
+ ---
+ V2 -> V3: Removed redundant helper function
+ V1 -> V2: Cleaned up coding style and addressed review comments
+
+ path/to/file | 5+++--
+ ...
Maggiori dettagli sul formato delle patch nei riferimenti qui di seguito.
+Aggiungere i *backtrace* nei messaggi di commit
+^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
+
+I *backtrace* aiutano a documentare la sequenza di chiamate a funzione
+che portano ad un problema. Tuttavia, non tutti i *backtrace* sono
+davvero utili. Per esempio, le sequenze iniziali di avvio sono uniche
+e ovvie. Copiare integralmente l'output di ``dmesg`` aggiunge tante
+informazioni che distraggono dal vero problema (per esempio, i
+marcatori temporali, la lista dei moduli, la lista dei registri, lo
+stato dello stack).
+
+Quindi, per rendere utile un *backtrace* dovreste eliminare le
+informazioni inutili, cosicché ci si possa focalizzare sul
+problema. Ecco un esempio di un *backtrace* essenziale::
+
+ unchecked MSR access error: WRMSR to 0xd51 (tried to write 0x0000000000000064)
+ at rIP: 0xffffffffae059994 (native_write_msr+0x4/0x20)
+ Call Trace:
+ mba_wrmsr
+ update_domains
+ rdtgroup_mkdir
+
.. _it_explicit_in_reply_to:
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